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Impatto socio-economico diretto di Malpensa

Lo scalo di Malpensa nel 2017 ha visto la presenza di 539 attività produttive, attraverso le quali è stata attivata un’occupazione di poco superiore alle 19 mila unità lavorative.

Impatto socio-economico diretto generato dall’aeroporto di Malpensa

 N° IMPRESEOCCUPAZIONE ATTIVATAVALORE DELLA PRODUZIONE (MIO EURO)PASSEGGERICARGO (TON.)UNITA’ DI TRASPORTOPOSTI DI LAVORO ATTIVATI/ MIO UDT
2014 482 16.682 3.173 18.669.740 459.696 23.266.700 717
2016 546 18.305 3.660 19.311.565 536.862 24.680.185 741
2017 539 19.093 4.977 22.037.241 576.539 27.802.631 687

Fonte: elaborazione CeRST-LIUC su dati SEA e ISTAT

Nel corso dell’ultimo quadriennio la presenza di imprese all’interno del sedime aeroportuale è cresciuta dell’11,8%, mentre l’occupazione corrispondente si è incrementata del 14,4%, a fronte di un incremento del traffico complessivo dello scalo (passeggeri più merci), pari al 19,5%.

Questi andamenti portano a quantificare l’attuale capacità dello scalo di generare occupazione in rapporto all’evoluzione del traffico in 687 unità lavorative attivate per milione di unità trasportate, in calo rispetto agli anni precedenti. Secondo un recente studio commissionato da ACI Europe17, l'occupazione diretta generata dagli aeroporti è influenzata dalle dimensioni dell'aeroporto, dal modello di traffico e dal mix di traffico gestito. La crescita dimensionale dell’aeroporto ha un’incidenza inversamente proporzionale sulla capacità dello stesso di generare occupazione, così come la significativa presenza di compagnie low cost nello scalo genera un impatto minore sull’occupazione diretta rispetto al traffico prodotto da vettori tradizionali. In significativa crescita, nel quadriennio, anche il valore della produzione realizzato all’interno del sedime di Malpensa, che nel 2017 ammonta a quasi 5 miliardi di Euro (+56,8% sul 2014). Tale crescita incorpora l’incremento dell’occupazione diretta, il contributo legato all’inflazione e l’incremento di produttività generale che ha caratterizzato tutto il sistema produttivo lombardo nel periodo coperto dalle tre valutazioni.

L’impatto occupazionale diretto di Malpensa sui comuni CUV

Dall’analisi della distribuzione sul territorio delle ricadute occupazionali dirette generate dall’aeroporto di Malpensa, emerge come il 79% degli occupati risieda in Lombardia, più del 6% nella vicina Provincia di Novara e il 12% circa sia invece residente fuori regione.

Impatto occupazionale di Malpensa sui comuni CUV

ANNOOCCUPAZIONE DIRETTA TOTALE ATTIVATA DA MALPENSAOCCUPAZIONE DIRETTA ATTIVATA PRESSO I COMUNI CUV% CUV SUL TOTALE
2014 16.682 3.639 21,8
2016 18.305 3.722 20,3
2017 19.093 3.870 20,3

Fonte: elaborazione SEA su dati CeRST-LIUC

In Provincia di Varese, dove ha sede l’aeroporto di Malpensa, risulta occupata circa la metà degli addetti (50,6%), mentre i comuni del CUV raccolgono poco più del 20% dell’occupazione generata dallo scalo (il 38% dell’occupazione direttamente generata da Malpensa in Provincia di Varese).

Impatto socio-economico indiretto e indotto di Malpensa

L’impatto indiretto generato dallo scalo di Malpensa (riferibile alle filiere di fornitura esterne delle unità produttive operanti all’interno del sedime) nel 2017 è attestato su quasi 12 mila posizioni di lavoro attivate, a fronte di 1,7 miliardi di Euro di valore della produzione generata.

L’impatto indotto (riconducibile all’incremento di domanda aggregata generato dal monte salari e stipendi attribuiti ai lavoratori operanti all’interno del sedime aeroportuale) è invece pari a circa 9 mila posizioni lavorative attivate e a 2,3 miliardi di valore della produzione.

Evoluzione dell’impatto indiretto e indotto di Malpensa

ANNOIMPATTO INDIRETTOIMPATTO INDOTTO
OCCUPAZIONEVALORE DELLA PRODUZIONE (MIO €)OCCUPAZIONEVALORE DELLA PRODUZIONE (MIO €)
2014 4.917 1.049 2.333 1.250
2016 5.497 830 2.686 1.095
2017 11.748 1.770 8.892 2.335

Fonte: elaborazione CeRST-LIUC su dati ISTAT

Il significativo incremento registrato nel 2017 per l’impatto indiretto e indotto rispetto agli anni precedenti, sia sul fronte del valore della produzione che su quello dell’occupazione, è dovuto all’aggiornamento sia degli indicatori di produttività riferiti alla regione Lombardia che dei moltiplicatori input-output ricavati per regionalizzazione da quelli utilizzati dall’Istat e risente sia del miglioramento del clima economico generale, sia (indirettamente) delle dinamiche innescate dal significativo incremento del numero di passeggeri gravitanti sullo scalo.

In termini generali, gli impatti indiretti sono legati in maniera positiva alla dimensione complessiva delle attività economiche operanti all’interno dell’aeroporto, all’estensione e alla profondità della filiera aeronautica presente nel Paese (aeroporti che acquisiscono una parte significativa delle loro forniture da filiere domestiche avranno una più elevata incidenza di posti di lavoro e valore della produzione indiretti) e dai livelli di produttività/efficienza delle industrie fornitrici del settore del trasporto aereo (filiere con alti livelli di automazione industriale e alta tecnologia avranno incidenze occupazionali inferiori di impatto indiretto).

La magnitudo degli impatti indotti è invece correlata ai livelli retributivi dei posti di lavoro generati direttamente e indirettamente, alla propensione al consumo di prodotti nazionali, alla propensione al risparmio delle famiglie (una spesa più elevata su beni e servizi d’importazione o tassi di risparmio più elevati ridurranno l’impatto) e ai livelli di imposizione fiscale (aliquote fiscali più elevate riducono il moltiplicatore).

Impatto socio-economico catalitico di Malpensa

Il concetto di impatto catalitico si coniuga con l’idea che l’aeroporto contribuisca a generare (facendone parte) una sorta di «ecosistema», di cui l’aeroporto è inizialmente volano e poi co-pivot. Le dinamiche catalitiche potrebbero quindi essere le forze che nel lungo periodo aggregano, sul territorio di riferimento dell’aeroporto, persone, attività produttive, competenze e tecnologie. Contestualizzando l’esistenza di impatti di tipo catalitico nella più generale idea di attrattività territoriale, risulta evidente che:

  • l’attivazione catalitica tende a diventare significativa e trasversale solo oltre una certa soglia dimensionale dell’aeroporto ed è correlata in maniera non lineare con i flussi di traffico;
  • non sempre è agevole identificare e separare le diverse declinazioni dell’impatto catalitico;
  • esistono dei meccanismi di retroazione, anche se relativamente più deboli, attraverso i quali il contesto economico induce a sua volta lo sviluppo dell’aeroporto.

Le componenti dell’impatto catalitico di Malpensa analizzate

Commercio internazionale

Le imprese manifatturiere presenti sul territorio di riferimento beneficiano dei collegamenti aerei verso i mercati di esportazione.

Turismo

L’accessibilità aerea facilita l'arrivo di un numero maggiore di turisti per un Paese. La spesa di questi turisti è in grado di supportare una vasta gamma di attività: hotel, ristoranti, negozi, servizi di intrattenimento e divertimento, noleggio di auto ecc.

Attrazione e ritenzione di investimenti produttivi sul territorio

Un fattore chiave che le aziende tengono in conto quando prendono decisioni circa la localizzazione di uffici, impianti di produzione o magazzini è la presenza di un aeroporto internazionale.

Il ruolo di Malpensa nel commercio internazionale

È noto che i volumi di merci trasportate per via aerea da e verso l’Italia rappresentano una quota trascurabile (2% circa) dei flussi di commercio estero nazionale e che il vettore principale rimane quello marittimo. Ciò potrebbe far supporre che l’impatto catalitico di tipo commerciale sia irrilevante.

Il quadro tuttavia cambia se si prendono in considerazione i valori delle merci trasportate.

Il totale delle merci in valore trasportate per via area equivale al 7% del commercio estero italiano e di questo più del 65% origina nel Nord Italia, con valori crescenti nel tempo.

Tali valori risultano ancora più significativi se ci concentriamo sulle esportazioni: l’8,3% delle esportazioni italiane in valore si muove per via aerea (era l’8,7% nel 2010) e ben il 78,6% di questa quota transita attraverso gli aeroporti del Nord Italia (contro il 69,1% del 2010).

Il ruolo di Malpensa su questo fronte è di assoluto rilievo, non tanto sul versante dell’incidenza sul valore totale delle esportazioni italiane (che in questi anni è rimasto attestato intorno al 6%), quanto su quello dell’incidenza sulle esportazioni nazionali dirette al di fuori dell’UE (dove il ruolo del cargo aereo risente meno della competizione della logistica marittima e, soprattutto, di quella su gomma), che tra il 2010 e il 2017 è passato dal 13,4% al 14,6%.

Evoluzione dei flussi import-export di merci trasportate per via aerea in Italia (mio Euro)

 Importazioni + EsportazioniEsportazioni
 TOTALE ITALIAITALIA VIA AEREANORD ITALIA VIA AEREATOTALE ITALIAITALIA VIA AEREANORD ITALIA VIA AEREA
2010 704.735 49.542 33.828 337.346 29.448 20.359
2017 975.495 67.081 44.433 514.121 42.705 33.553
CAGR 5,6% 5,2% 4,6% 7,3% 6,4% 8,7%
Quota 2010   7,0%* 68,3%**   8,7%* 69,1%**
Quota 2017   6,9%* 66,2%**   8,3%* 78,6%**

* Italia via area/Italia tot
** Nord via aerea/Italia via aerea

Fonte: elaborazione CeRST-LIUC su dati ISTAT – ultimo trimestre 2017 stimato

Incidenza del traffico cargo di Malpensa sul valore delle esportazioni italiane (mio Euro)

ANNOEXPORT ITALIAEXPORT VIA MALPENSAEXPORT VIA MALPENSA/ EXPORT ITALIAEXPORT ITALIA EXTRA-UEEXPORT VIA MALPENSA EXTRA- UEEXPORT VIA MALPENSA EXTRA-UE/EXPORT ITALIA EXTRA-UE
2010 337.346 20.359 6,0% 143.958 19.283 13,4%
2017 514.121 30.906 6,0% 198.977 29.087 14,6%

Fonte: elaborazione SEA-CeRST-LIUC su dati ISTAT-Coeweb (ultimo trimestre 2017 stimato)

Rispetto ai flussi di merce che transitano per la Cargo City di Malpensa, i principali mercati di riferimento - per quanto riguarda il valore delle importazioni – sono l’Asia Orientale, il Nord America e l’UE. A questi si aggiunge il Medio Oriente quando si considera il valore delle esportazioni.

Evoluzione flussi import-export in valore via Malpensa per aree geografiche (.000 Euro)

 IMPORT 2010IMPORT 2017∆%EXPORT 2010EXPORT 2017∆%
UE 27 1.627.296 2.535.058 55,8 1.075.163 1.818.354 69,1
EUROPA NON UE 301.352 827.891 174,7 1.005.400 1.492.328 42,1
NORD AFRICA 43.273 45.294 4,7 463.493 306.168 -33,9
AFRICA SUB-SAHARIANA 327.057 338.668 3,5 492.649 462.209 -6,2
NORD AMERICA 3.580.207 5.748.845 60,6 5.179.007 8.413.028 62,4
CENTRO/SUD AMERICA 257.852 377.840 46,5 1.376.060 1.691.007 22,9
MEDIO ORIENTE 207.069 211.363 2,1 2.176.413 2.877.959 32,2
ASIA CENTRALE 652.819 721.754 10,6 906.166 1.010.496 11,5
ASIA ORIENTALE 6.399.371 6.800.289 6,3 6.996.730 11.914.056 70,3
OCEANIA 71.242 106.848 50,0 676.293 897.073 32,6
MONDO 13.468.749 17.640.921 31,0 20.359.115 30.906.295 51,8

Fonte: elaborazione CeRST-LIUC su dati ISTAT-Coeweb - ultimo trimestre 2017 stimato

Nel periodo che va dalla fase acuta della recessione (2010) sino ad oggi (2017) il valore totale delle esportazioni transitate per Malpensa è cresciuto molto più rapidamente (51,8%) rispetto a quello delle importazioni (+31,0%), incrementandosi di oltre 10 miliardi di Euro in valore assoluto.

I mercati primari che hanno registrato una maggiore dinamicità per le merci gestite da Malpensa sono stati quelli dell’UE (+55,8% import, +69,1% export), del Nord America (+60,6% import, +62,4% export), del Medio Oriente (+32,2% export) e dell’Asia Orientale (+70,3% export).

Per quanto riguarda l’analisi dei flussi di merce relativi ai principali comparti industriali (che insieme totalizzano l’88,5% delle importazioni e il 94,7% delle importazioni in valore gestite da Malpensa) spiccano le esportazioni dei comparti della meccanica, della moda/abbigliamento, della chimica-plastica e dei mobili/arredamento. Importazioni sostenute per i comparti meccanica, chimica/plastica e moda/abbigliamento.

Evoluzione flussi import-export in valore via Malpensa per comparti industriali (.000 Euro)

 IMPORT 2010IMPORT 2017∆%EXPORT 2010EXPORT 2017∆%
MECCANICA 6.937.603 7.448.197 7,3 7.808.372 9.776.066 25,2
MODA/ABBIGLIAMENTO 1.965.067 1.630.326 -17,0 4.473.242 8.562.996 91,4
CHIMICA/PLASTICA 2.397.392 4.619.155 92,7 2.592.617 4.813.927 85,7
MOBILI/ARREDAMENTO 524.325 767.826 46,4 1.770.144 3.305.605 86,7
MEZZI DI TRASPORTO 643.419 1.153.427 79,2 2.256.094 2.813.255 24,7
TOTALE 12.467.806 15.618.931 25,3 18.900.469 29.271.849 54,9

Fonte: elaborazione CeRST-LIUC su dati ISTAT-Coeweb - ultimo trimestre 2017 stimato

Un confronto con il 2010 evidenzia come le esportazioni in valore dei comparti industriali considerati transitate da Malpensa siano cresciute a ritmo doppio (+54,9%) rispetto alle importazioni (+25,3%), con conseguente netto miglioramento del saldo commerciale. Da evidenziare il forte incremento delle importazioni per il comparto chimico (+92,7%) e dei mezzi di trasporto (+79,2%) e il quasi raddoppio delle performance di export per i comparti moda/abbigliamento (+91,4%), mobili/arredamento (+86,7%) e chimica/plastica (+85,7%). Ancora più rilevante appare il ruolo dell’attività cargo di Malpensa se ci si focalizza sull’evoluzione che le quote in valore di export, riferite ad alcuni comparti industriali, hanno conosciuto nel periodo che va dal 2010 al 2017.

Quote di esportazioni di alcuni comparti industriali transitate da Malpensa e dirette nei principali mercati mondiali (mio Euro)

20102017
MODA/ABBIGLIAMENTO
Totale export Italia 27.018 38.183
Totale export via Malpensa 3.237 8.563
Totale export via Malpensa/Totale export Italia 12,0% 22,5%
MOBILI/ARREDAMENTO    
Totale export Italia 10.684 14.305
Totale export via Malpensa 1.281 3.306
Totale export via Malpensa/Totale export Italia 12,0% 23,1%
MECCANICA    
Totale export Italia 68.885 90.942
Totale export via Malpensa 5.651 9.776
Totale export via Malpensa/Totale export Italia 8,2% 10,7%
CHIMICA/PLASTICA    
Totale export Italia 35.387 45.249
Totale export via Malpensa 1.876 4.814
Totale export via Malpensa/Totale export Italia 5,3% 10,6%

Fonte: elaborazione CeRST-LIUC su dati ISTAT-Coeweb - ultimo trimestre 2017 stimato

La quota in valore dell’export italiano dei settori moda/abbigliamento e mobili/arredamento che transita da Malpensa si è quasi raddoppiata nel periodo considerato, passando dal 12,0% per entrambi nel 2010 al 22,5% e 23,1% rispettivamente nel 2017. Stesso tasso di incremento per il settore chimico/plastico, il cui export nazionale ha fatto leva sulla Cargo City di Malpensa per il 10,6% del proprio valore, contro il 5,3% del 2010.

Il ruolo di Malpensa nell’industria turistica lombarda

L’esistenza di una correlazione positiva e significativa tra connettività aeroportuale e attrattività turistica è ormai patrimonio consolidato in letteratura. Al di là dell’ovvietà per cui un maggior numero di connessioni aeree genera più mobilità internazionale e quindi più turismo, è utile notare che:

  • L’effetto è a due sensi (turismo inbound e outbound) e prescinde dalla tipologia di aeroporto (Oxford Economics, 2013).
  • La presenza di un aeroporto contribuisce significativamente ad accrescere il prestigio e l’immagine di una destinazione turistica (Vujicic e Wickelgren, 2013).
  • L’aeroporto diventa un asset chiave per l’implementazione di politiche pubbliche a supporto del turismo (Jacobs Consultancy per NTTC, 2012).
  • Sulla scorta dei dati prodotti in seno all’Osservatorio turistico-aeroportuale LIUC – SEA si stima che:
  • Nel 2016 l’aeroporto di Malpensa abbia veicolato sul territorio lombardo più di 5 milioni di turisti, dei quali 1,4 milioni circa di provenienza extra-europea.
  • Il dato di incoming turistico incide per circa il 52% sui flussi totali di passeggeri in arrivo e per il 44% nel caso dei flussi intercontinentali ed è in costante crescita dal 2010.
  • Dopo l’Europa, le aree di provenienza più rappresentate sono l’Asia (10% circa dell’incoming totale), Il Medio Oriente e il Nord America (entrambe con circa il 5%).
  • Malpensa nel 2016 sembra aver veicolato il 57% dei turisti complessivi giunti sul territorio lombardo da mercati di provenienza extra-europei.

Per definire in che modo queste dinamiche si traducono in variabili di impatto socio-economico a beneficio del territorio lombardo, è stata effettuata un’indagine rivolta a un panel di passeggeri sbarcati a Malpensa e avente come oggetto le spese da essi sostenute sul territorio per trasporti, alberghi, ristoranti, strutture commerciali, tempo libero, divertimento e intrattenimento: 3.700 interviste realizzate nel 2017 a passeggeri internazionali in partenza dal Terminal 1 o dal Terminal 2 di Malpensa e fermatisi in Lombardia almeno una notte.

IMPATTO SOCIO-ECONOMICO GENERATO DAI FLUSSI TURISTICI TRANSITATI PER MALPENSA

Risultati della survey turisti presso l'aeroporto: ammontare delle spese procapite per singola voce di spesa
Monte spesa individualeTrasportiAlloggioRistorazioneShoppingTempo liberoTotale
Spesa Totale passeggero Malpensa T1 (€) 90,9 300,6 193,4 356,5 93,2 1.034,5
Spesa Totale passeggero Malpensa T2 (€) 88,4 267,8 179,4 306,8 96,2 938,6
Spesa per notte T1 (€) 39,0 129,0 83,0 153,0 40,0 444,0
Spesa per notte T2 (€) 34,0 103,0 69,0 118,0 37,0 361,0

Risultati della survey turisti presso l'aeroporto: permanenza sul territorio
 Notti sul territorioNumero intervistePermanenza media
Malpensa T1 9.183.115 3.123 2,33
Malpensa T2 5.459.602 579 2,60

Statistiche aeroportuali
 Pax totaliIncomers
Malpensa T1 14.463.307 3.941.251
Malpensa T2 7.705.860 2.099.847

Ricostruzione della spesa totale turisti
Monte spesa OFF SITE TrasportiAlloggioRistorazioneShoppingTempo liberoTOTALE
Malpensa T1 (migliaia €) 358.141 1.184.622 762.199 1.405.017 367.325 4.077.303
Malpensa T2 (migliaia €) 185.626 562.339 376.713 644.233 202.005 1.970.916

Ricostruzione della occupazione totale connessa al turismo
 TrasportiAlloggioRistorazioneShoppingTempo liberoTOTALE
Prodotto per adetto 139 89 50 53 150  
Occupazione generata 3.921 19.541 22.962 38.959 3.788 89.171

Fonte: CeRST-LIUC

Per ogni voce di spesa e ciascun terminal aeroportuale il valore medio della spesa pro-capite giornaliera dichiarata è stato moltiplicato per la permanenza media e poi per il numero di visitatori internazionali passati per Malpensa nel 2017. In questo modo si è ottenuta la spesa totale complessiva e per ciascun terminal. Questi valori, rapportati alla produttività media per addetto in ogni settore considerato, hanno generato i dati sull’impatto occupazionale catalitico. La dimensione economica dell’incoming turistico corrisponde a circa 6 miliardi di Euro. La dimensione occupazionale generata dall’incoming turistico riferibile a Malpensa è superiore alle 89.000 unità.

Il ruolo di Malpensa nell’attrattività delle imprese locali

Per definire il ruolo giocato dallo scalo di Malpensa nel determinare le decisioni di atterraggio (e/o di mantenimento) degli investimenti produttivi (impianti, uffici, magazzini) da parte degli attori del comparto industriale è stata realizzata una survey rivolta a 107 rappresentanti di altrettante imprese nazionali ed estere localizzate nell’immediato hinterland dell’aeroporto. Le imprese intervistate sono localizzate principalmente nell’area collocata a est di Malpensa (Asse del Sempione), sui territori dei comuni di Varese, Gallarate, Busto Arsizio, Legnano e Saronno ed esprimono un giro d’affari cumulato (dati 2015) pari ad oltre 9 miliardi di Euro e un numero complessivo di occupati pari ad oltre 28 mila unità.

Ruolo di Malpensa nelle scelte di localizzazione/mantenimento delle imprese dell’hinterland

Quale importanza attribuisce alla vicinanza di un aeroporto intercontinentale per lo sviluppo del suo business?
 NessunaBassaMediaElevata
N° risposte 2 26 36 39
% 1,9 25,2 35 37,9
 
In quale posizione collocherebbe la presenza di Malpensa nella graduatoria dei fattori che hanno condizionato la scelta di localizzare o mantenere sul territorio la sua azienda?
 
N° risposte 27 52 20 6 2
% 25,2 48,6 18,7 5,6 1,9

Fonte: CeRST-LIUC

Come si evince dai risultati della survey, il 38% circa delle imprese del campione attribuisce alla vicinanza di un aeroporto intercontinentale un’importanza elevata per lo sviluppo del proprio business.

Inoltre il 73,8% delle imprese intervistate definisce la presenza dell’aeroporto di Malpensa come il primo o il secondo fattore condizionante la scelta di localizzazione/mantenimento della propria unità produttiva. Queste imprese esprimono un giro d’affari cumulato di 7,2 miliardi di Euro (il 79,2% del campione) e un volume di occupazione pari a 20.651 unità (73,3% degli occupati totali dalle imprese del campione).

L’impatto socio-economico complessivo di Malpensa

Mettendo insieme i risultati ottenuti dalle stime delle diverse tipologie di impatto considerato, emerge come Malpensa nel 2017 abbia generato un impatto socio-economico complessivo – con livelli di intensità variabile all’interno di un bacino territoriale che, a seconda dei processi considerati, va dall’immediato hinterland, alla Lombardia, all’intero Nord Italia – corrispondente a oltre 35 miliardi di valore della produzione generato e circa 300 mila posizioni occupazionali attivate.

Impatto socio-economico cumulato di Malpensa

Tipologia di impattoEffetto occupazionaleValore della produzione (mil €)
Diretto 19.093 4.977
Indiretto 11.748 1.770
Indotto 8.892 2.335
Catalitico 255.528 26.103
di cui Commercio internazionale  113.260 17.908
di cui Turismo 89.171 6.048
di cui Localizzazione imprese 53.097 2.147
Totale 295.261 35.185

Fonte: CeRST-LIUC

 

17  Intervistas, Economic Impact of European Airports, 2015