Nel corso dell'ultimo decennio abbiamo sperimentato l'impatto della crisi economico-finanziaria mondiale e, in particolare, gli effetti del de-hubbing di Alitalia dallo scalo di Malpensa. Il forte ridimensionamento dei ricavi aziendali ha provocato la necessità di una fase di ristrutturazione che ha impattato anche il nostro organico e quello delle controllate. All'interno del piano di ristrutturazione decennale (dal 2007 al 2017) abbiamo posto la tutela dell'occupazione come elemento prioritario nell'ambito dei possibili scenari da percorrere. In primo luogo, nel corso della ristrutturazione sono stati utilizzati percorsi quali la Cassa Integrazione, il contratto di Solidarietà, esodi incentivati su base volontaria e accesso alla pensione senza soluzione di continuità dopo permanenza in lista di mobilità. Questa tipologia di soluzioni ci ha permesso di non dare luogo a procedure di licenziamento collettivo al di fuori delle casistiche prima evidenziate. In secondo luogo, abbiamo posto in essere processi di riqualificazione professionale massiva per quelle unità organizzative interessate da efficientamenti o outsourcing verso mansioni (ad esempio, addetto security) e aree aziendali in crescita dal punto di vista dell'organico. In questi percorsi abbiamo garantito la formazione, l'affiancamento sul campo e il supporto al processo di certificazione eventualmente richiesto dalla nuova mansione.